This is such a different novel from Ammaniti’s previous one – Che La Festa Cominci.
It’s a more intimistic, melancholic story. It starts with a potentially funny premise: an adolescent who never fitted in with the other boys his age, neither wanted to, from a good (rich-ish) family tells his parents he’s going skying with the cool gang in school, but instead hides in the cellar, where he had set everything up for a week’s stay. But something happens, someone asks for his help, and he has to re-evaluate all of his opinions on life, family, fitting in.
I don’t want to reveal more, because it’s such a beautiful little novel that I don’t want to spoil it for anyone. It’s well worth reading it.
Questo è un romanzo così diverso dal precedente dello stesso Ammaniti – Che La Festa Cominci.
E’ una storia più intima e melanconica. L’incipit fa pensare ad uno sviluppo divertente: un adolescente, che non si è mai integrato con i suoi compagni – né lo ha mai voluto – di buona famiglia, dice ai genitori che sta partendo per la settimana bianca con alcuni suoi compagni un po’ “fighetti”, ma in realtà si nasconde nella cantina, preparata con tutto l’occorrente per l’occasione. Ma qualcosa succede, qualcuno gli chiede aiuto, e il protagonista dovrà rivedere le sue convinzioni a proposito di vita, famiglia, dell’integrarsi.
Non voglio svelare di più, perché è un racconto così bello che non ho voglia di rovinarlo. Merita decisamente di essere letto.
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